Il volume, scritto da J.J. Fialka, giornalista-reporter del Wall Street Journal di Washington, vincitore di numerosi premi per il giornalismo investigativo, descrive, in un virtuale scenario narrativo, una delle forme di criminalità più diffuse in campo industriale: lo spionaggio economico, che progredisce e si sviluppa parallelamente al progresso tecnologico fino a rappresentare una delle più gravi minacce per la sicurezza economica di una nazione.
In un avventuroso viaggio nel mondo dello spionaggio, l'autore, con notevole capacità narrativa, consente al lettore di addentrarsi con estrema facilità nella specificità del tema trattato.
L'avvincente trama romanzesca, caratterizzata da elementi di suspense e colpi di scena, costituisce infatti la leva principale sulla quale è ben articolato l'impianto tematico dello spionaggio industriale.
L'Autore, esperto conoscitore di materie attinenti alla sicurezza nazionale, alla politica e agli scandali finanziari, fornisce una lettura interpretativa dell'attuale economia americana sostenendo, attraverso l'avvincente metafora della spy-story, l'esistenza di un'oscura "guerra segreta" che mina il naturale "gioco concorrenziale" tra le potenze industriali occidentali.
Ciò, com'è noto, rappresenta passaggio di grande attualità anche nel nostro Paese, dove recentemente, nel dibattito intorno ad una eventuale riforma dei Servizi, sono emerse sensibilità e opinioni contrastanti circa la possibilità che questi intensifichino i loro sforzi in direzione dell'intelligence economica.
Fialka dunque racconta come gli Stati Uniti d'America si siano trasformati da "terra insignificante di poveri contadini" a potenza economica mondiale grazie all'abilità di appropriarsi dei "segreti più preziosi" delle economie dei Paesi più evoluti del vecchio continente. Sarà proprio la ricca Inghilterra postindustriale a costituire un appetibile modello da seguire da cui "portar via" i fruttuosi risultati raggiunti che ne hanno fatto la ricchezza.
Ed è una guerra che non finisce mai.
Egli avverte il lettore dei rischi derivanti dalla mancata salvaguardia dei vantaggi economici conseguiti e sottolinea l'importanza di saper difendere le conquiste in campo tecnologico, i vantaggi commerciali ed il controllo sui risultati raggiunti.
L'autore, consapevole dunque dell'esistenza di tali attività di penetrazione economica straniera, più o meno occulte, che destabilizzano la sicurezza e l'intero sistema economico nazionale di ciascun Paese, intende quindi fornire, con questo volume, un quadro di insieme sulle conseguenze derivanti da tutte le forme di spionaggio industriale, analizzando al contempo le problematiche e le difficoltà di ciascun Paese nella difesa della sicurezza nazionale, del progresso tecnologico e della leale concorrenza tra le parti, e suggerendo una linea di condotta improntata ad un maggior controllo delle risorse nazionali e ad una scrupolosa difesa dei risultati raggiunti.